Alimentazione incontrollata

da | Ago 30, 2019 | Psicologia

L’alimentazione ha una valenza particolare, soprattutto nel mondo di oggi. Esso può sfamare, ma anche avvelenare. Quando si parla di disturbi dell’alimentazione si pensa d’istinto all’anoressia e alla bulimia, temi per altro da sempre al centro dell’attenzione mediatica. Accanto a queste due grandi categorie si è definito e ahimè diffuso negli ultimi un altro disturbo alimentare chiamato disturbo da alimentazione incontrollata, o binge eating disorder.

Il bing eating disorder

Quest’ultimo è caratterizzato da abbuffate analoghe a quelle della bulimia, ma che non vengono seguite da pratiche di eliminazione o compensazione. Le abbuffate non sono poi così frequenti come nella bulimia e possono presentarsi anche a distanza di giorni. Questo è il motivo per cui chi ne soffre non è sempre obeso.

Nel binge eating disorder, secondo i criteri del DSM IV TR, le abbuffate sono ripetute almeno due volte alla settimana per almeno sei mesi, caratterizzate dall’ingestione compulsiva di grandi quantità di cibo in tempi relativamente brevi. Ciò avviene a prescindere da una reale sensazione di fame, con un senso di mancanza di controllo sull’atto di mangiare durante l’episodio.

Durante queste abbuffate l’atto del mangiare dovrebbe a vere almeno tre dei seguenti criteri: è più rapido del normale, avviene anche in assenza di fame, porta ad una sensazione dolorosa di troppo pieno, avviene in solitudine. È seguito da un forte senso di disgusto di sé, depressione o intensa colpa. 

Il tratto distintivo di chi ne soffre è quindi il forte disagio psichico, che spesso ha i tratti di una vera depressione, unito al senso di frustrazione e alla riduzione dell’autostima.

Disturbi correlati

Come se non bastasse, questo disturbo porta con sé tutta una serie di problemi organici, quali diabete, problemi muscoloscheletrici, alterazioni ormonali, disfunzioni sessuali, difficoltà cardio-respiratorie, nonché aumento del rischio metabolico. Il disturbo da binge-eating e quindi  difficile da affrontare, sia dal punto di vista psicologico sia per la complessità delle implicazioni organiche.

Ricovero o trattamento psicologico

È per questo che spesso si propone il ricovero per assicurare al paziente un approccio multidisciplinare in cui medici internisti si possano coordinare con psichiatri e psicologi al fine di garantire al paziente buone probabilità di recupero. Il trattamento psicologico di elezione sembra essere quello cognitivo comportamentale alfine di correggere appunto i modelli mentali e comportamentali che caratterizzano questo disturbo.

Il percorso è sempre quello di aiutare la persona ad ascoltarsi e a capire il senso di quel voto che sente il bisogno di riempire. Solo ascoltandosi in profondità la persona potrà imparare  a riconoscere quali sono gli stimoli esterni o interni (per esempio qualcosa che si dice di se stessa) che precedono e scatenano le abbuffate, per poi insegnargli a gestirli in modo diverso. 

Letizia Cingolani

(Articolo pubblicato in Rivista dell’ANAP)

Dott.ssa Letizia Cingolani

Chi Sono

Sono una psicologa e psicoterapeuta individuale e di gruppo ad orientamento analitico transazionale. Sposata dal 2004 e madre di due figli, dal 2011 scrivo per la rivista «Persone e Società» e dal 2016 sono terapeuta certificata E.M.D.R.  Dal 2019 mi occupo anche di persone altamente sensibili.

E.M.D.R.

Attualmente è la tecnica psicoterapeutica più accreditata in ambito scientifico in grado di riattivare la rielaborazione dei vissuti traumatici attraverso i movimenti oculari.

 

Consulenza familiare e di coppia

Talvolta è utile estendere la consulenza al sistema coppia o famiglia. Siamo infatti parte attiva in sistemi, quali la coppia e la famiglia, all’interno dei quali alcuni comportamenti o sintomi individuali possono assumere il loro significato più profondo. 

 

Alta Sensibilità

L’espressione “persona altamente sensibile” (PAS) sta ad indicare un tratto di personalità riscontrabile in circa il 15-20% della popolazione. Questo tratto è come una sorta di filtro dalla realtà che permette di vedere più cose e più in profondità, in particolare l’aspetto emotivo delle situazioni.

Psicoterapia individuale

Laddove vi siano le condizioni, nel rispetto della richiesta della persona, la psicoterapia individuale  è lo strumento di elezione per un cambiamento profondo.  In particolare, nel caso di traumi passati o attuali che bloccano il funzionamento della persona, l’applicazione del metodo EMDR consente una rielaborazione profonda dei vissuti.

Consulenza

La consulenza è il primo e fondamentale momento di accoglienza e condivisione della problematica riferita. Non sempre è necessaria una psicoterapia: talvolta le persone hanno solo bisogno di aumentare la propria consapevolezza e di interventi di psico-educazione.

 

Formazione e approfondimento

Formazione individuale,  approfondimenti e conferenze che riguardano le fasi della vita, la gestione dei traumi, l’alta sensibilità e altre dimensioni della psiche.